‘aftersun’ di charlotte wells: ecco perché dovreste guardarlo

di giulia e virginia

Anteprima di Aftersun al Cinema Miramar di Cannes

Lo scorso maggio, durante la 75esima edizione del festival di Cannes, abbiamo avuto il piacere di assistere alla premiere dell’opera prima di Charlotte Wells: Aftersun. Lasciamo quindi che siano le parole della stessa regista di quel giorno a invogliarvi alla visione di questa perla di film.

Ava Cahen introduce il pubblico del Cinema Miramar alla proiezione di Aftersun. “Salve Miramar, state per assistere al quarto film in concorso alla 61ª Semaine de la Critique. Il primo lungometraggio della regista britannica Charlotte Wells ci porta indietro nel tempo fino a un estate negli anni ’90, in un viaggio verso un resort in Turchia, in compagnia di una giovane ragazza vivace e del suo, altrettanto giovane, padre in difficoltà”. Cahen spiega perché il film ha catturato il cuore della commissione della Semaine de la Critique: “È la delicata interpretazione di Charlotte Wells di questo rapporto padre-figlia che ci ha conquistati, la sua rappresentazione dei loro sentimenti più felici, ma anche più intimi e dolorosi, il suo talento spicca insieme alle linee semplici e chiare che disegna al suo sguardo. Aftersun è uno di quei bellissimi film che rapisce l’anima: si canta, si balla, si piange; è un film generoso, radioso e incredibilmente commovente, oltre che dotato di un cast brillante. Francesca Corio e Paul Mescal sono particolarmente splendidi. Ci siamo innamorati perdutamente di loro e dei loro personaggi”.

La regista Charlotte Wells parla del suo film con i due attori principali, Paul Mescal e Francesca Corio

Cahen procede quindi a presentare la regista, Charlotte Wells, e i due attori principali del film, Paul Mescal e Francesca ‘Frankie’ Corio, che recita per la prima volta sul grande schermo e, mentre la raggiungono sul palco, Wells prende il microfono. “Grazie per essere qui, cominceremo molto presto – lo prometto!”, la regista riconosce poi alcune delle persone che hanno contribuito alla produzione del film. “Avevo il mio programma della Semaine de la Critique nella borsa e stavo cercando il coraggio di dire “grazie” in francese. Sono crollata insieme alla mia squadra, non per la prospettiva di parlare francese – anche se questo può aver contribuito – ma per il privilegio di essere qui oggi, quindi grazie infinite per averci invitato. Il mio primo film che fa parte della selezione della Semaine de la Critique… sembra un sogno essere qui oggi e domani sicuramente lo ricorderemo, custodirò questo momento con eterna gratitudine”.

Wells presenta i due attori principali, che sono con lei sul palco. “Alla mia sinistra ci sono Paul Mescal, che forse conoscete, e Frankie Corio, che probabilmente ancora non conoscete ma che scoprirete presto! Questo film è stato preparato nel corso di sette anni o, forse sarebbe meglio dire, nel corso di una vita intera. Come ben sapete, il casting è sempre un esercizio di fiducia e questa fiducia è stata molto, molto ben riposta. Sono davvero entusiasta di condividere questo lavoro con tutti oggi. Come team ci siamo dedicati totalmente a questo film e credo che chi mi conosce direbbe che questo è il mio modo di vivere, in generale. Quindi eccomi qui a presentare Aftersun, che, per molti versi, è il mio passato e il mio presente, le mie speranze e i miei sogni, le mie preoccupazioni e le mie paure, le mie ambizioni… tutto ciò che ho dentro di me adesso lo espongo davanti a voi in questo schermo che sta per essere riempito di immagini. Voi siete il primo pubblico, quindi a nome mio, del mio meraviglioso cast, della mia bellissima troupe – molti dei quali sono qui oggi – vi ringrazio per essere qui e… bonne projection”.

“Aftersun”: trama

La trama si sviluppa intorno alla figura di Sophie (interpretata da Francesca Corio e, in un secondo momento, da Celia Rowlson-Hall), che, da adulta, riflette sulla gioia condivisa e sulla malinconia privata di una vacanza fatta con suo padre vent’anni prima. Ricordi reali e immaginari riempiono gli spazi vuoti della mente attraverso i filmati miniDV della loro vacanza, mentre la protagonista cerca di riconciliare il rapporto con il genitore e di far pace con il ricordo del padre che ha conosciuto. Il pubblico non vedrà molto della Sophie di oggi, osserverà, soprattutto, il suo lato più giovane, al tempo della vacanza. Al di là del brivido momentaneo di vedere le vacanze passate rese in modo così chiaro, il film è un’attenta disanima del rapporto complicato, fatto di alti e bassi, tra il trentunenne Callum (Paul Mescal) e la figlia preadolescente Sophie.

Aftersun è il primo lungometraggio della regista Charlotte Wells. Nata in Scozia e ora residente a New York, ha scritto e diretto tre cortometraggi come studentessa del doppio programma MBA/MFA alla NYU. Wells è stata inclusa nelle “25 Faces of Independent Film” di Filmmaker Magazine e ha partecipato al Sundance Institute Screenwriters and Directors Labs 2020.

Il debutto di questo lungometraggio ha piacevolmente sorpreso l’intero auditorium, entusiasmando il pubblico e guadagnandosi un grande applauso. Limpiedo e chiaro, il punto di vista molto intimo della regista nei confronti della storia lascia un segno fondamentale, perché con il suo Aftersun, Charlotte Wells riesce a porre l’attenzione anche sui più piccoli dettagli. Malinconico e solare allo stesso tempo – grazie alle interpretazioni strazianti e partecipate di Frankie Corio e Paul Mescal – questo film suscita nello spettatore qualcosa di profondo e intenso. Navigando tra emozioni represse ed esternate (in alcuni casi, anche violentemente), Aftersun è anche una storia di epifania e di riconciliazione vissuta da entrambi i personaggi. Terremo d’occhio (e molto stretti) questo film e la regista per molto tempo, aspettando con ansia i suoi prossimi lavori.