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di giulia

MarteLive è un festival multidisciplinare operante in vari ambiti artistici e culturali. Ecco alcune recensioni dei cortometraggi che hanno partecipato alla scorsa edizione.

“Rumor” di Roberto Palattella 

Concorso MArte Live: “Rumor” di Roberto Palattella (Credits: Concorso MarteLive).

Rumor di Roberto Palattella non si presenta come cronaca di una storia di vita vera, ma diventa un tentativo di raccontare una realtà che esiste e conosciamo tutti, anche se spesso indirettamente. Il cortometraggio è di finizione e i fatti narrati sono ideati da Palatella insieme alla cosceneggiatrice Sara Mancini; tuttavia, ciò che dà forza al lavoro è la consapevolezza che storie molto simili a questa accadono ogni giorno. Clara (Chiara Mastalli) è una madre single che, nonostante le visibili difficoltà, si adopera per rendere felice il figlio adolescente Dario (Emanuele D’ambra). Nella primissima scena vediamo Clara che mentre è intenta a cucinare la cena quando viene distratta da un messaggio che le arriva sul telefono. Si tratta di un video dove dei bulli vengono ripresi a pestare un compagno di scuola con annesso il commento di quella che probabilmente è un’altra mamma: “si riconosce Dario nel video”. Clara, visibilmente scossa non riesce a cliccare play e chiude il telefono. Per un attimo sembra quasi che la donna si rifiuti di accettare il fatto appena successo, però la cena è ormai bruciata e Dario sta tornando a casa. Quanto ci metterà la verità a venire a galla? 

Concorso MArte Live: “Rumor” di Roberto Palattella (Credits: Concorso MarteLive).

Conosciamo poco o niente della vita dei due, non sappiamo dove abitano anche se intuiamo si tratti di Roma, non sappiamo quale sia il lavoro di lei e ci viene detto che il Dario frequenta l’alberghiero anche se non sembra affatto interessato allo studio. Il rapporto fra i due sembra molto fragile, Clara è disposta a capire cosa passa per la testa del figlio ma lui non sembra aperto a collaborare o disposto a lavorare su sé stesso. Sul finale la realtà dei fatti è ormai chiara, nonostante ciò, la madre decide di non insistere con le domande e porge al figlio un regalo che capiamo stava preparando da tempo: un nuovo casco per andare in modo. Il messaggio di tutto questo non passa forse in modo limpido come uno spererebbe; tuttavia, Rumor riesce comunque nel farti percepire la difficoltà nel capire cosa sia giusto fare quando una persona a te cara si sta avvicinando a quel passo falso che potrebbe rendere tutto irrecuperabile.

“Houseparty” di Simone Marino 

Concorso MArte Live: “Houseparty” di Simone Marino (Credits: Concorso MarteLive).

Houseparty di Simone Marino racconta una storia estremamente contemporanea, così tanto legata al giorno d’oggi che io stessa mi sono sentita estranea, nonostante i ragazzi protagonisti rappresentano quella che è praticamente la mia generazione. Nella prima scena vediamo un gruppo di giovani e un uomo più anziano filmare un balletto davanti a un telefono per quello che immaginiamo essere un profilo tiktok. Un breve taglio temporale ci porta direttamente più avanti nella serata, quando i giovani sono soli dentro una limousine che li sta portando a un nuovo party. La situazione però diventa più pesante ogni minuto che passa, facendo percepire una generale tensione fra i ragazzi, che intuiamo stiano nascondendo qualcosa. Qualcosa che non doveva succedere è successo e deve rimanere segreto, tutto ciò che potrebbe rovinare la loro immagine da influencer famosi non è contemplabile. 

Concorso MarteLive
Concorso MArte Live: “Houseparty” di Simone Marino (Credits: Concorso MarteLive).

Quando il mettersi costantemente in mostra diventa un lavoro il rischio di perdere il collegamento con la realtà è molto alto. Persino il poliziotto che fermerà la loro auto per un controllo di routine intuisce la presenza di una certa inquietudine, ma decide si sorvolare dopo che i ragazzi si prendono confidenze con lui, sorridendogli e scherzando insieme. Questo gruppo di ragazzi che sembrano fare di tutto un gioco diventa la rappresentazione di chi nasconde debolezze e fragilità in piena vista, rendendo ogni aspetto della vita una performance. 

“Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini

Concorso MarteLive
Concorso MArte Live: “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini (Credits: Concorso MarteLive).

Vittoria (Morena Di Leva) ha tredici anni, vive nella provincia di Napoli e ha un sogno: diventare una famosa influencer e camminare sul tappeto rosso del Festival di Venezia. Vittoria non vuole fare l’attrice, non vuole fare cinema o parlare di film, lei vuole essere invitata a posare di fronte alle telecamere nei panni di sé stessa e non c’è niente che potrà impedirle di realizzare tutto ciò, data la sua incredibile determinazione e l’aiuto di un padre disposto a fare qualsiasi cosa per supportarla. Il giorno del suo compleanno Fabrizio (Francesco Di Leva) comunica alla figlia che finalmente l’attesa è finita, partiranno insieme per Venezia in un paio di giorni. Sorvolando sui volti dubbiosi degli altri membri della famiglia, compreso quello della madre e dell’uomo che pensiamo essere il nuovo compagno di lei, i due iniziano con i preparativi. Capelli, gioielli, trucchi e vestiti: il concept dell’outfit di Vittoria deve essere perfetto. Mentre sembra impossibile per la ragazza trovare l’abito perfetto, vediamo in tv immagini di una Mostra del Cinema di Venezia già iniziata, lasciando allo spettatore dei dubbi sulla riuscita dell’impresa di padre e figlia. 

Concorso MarteLive
Concorso MArte Live: “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini (Credits: Concorso MarteLive).

Arriverà quindi il momento cruciale in cui i due, salutando le persone del paese che si affacciano alle finestre per assistere alla loro partenza, montano in macchina per raggiungere Venezia. Poco dopo essere partiti però Fabrizio condurrà l’auto su un tappeto rosso molto diverso da quello che ci aspettavamo, regalando in ogni caso alla figlia l’immagine che desiderava, seppur non reale. Il corto di Elisabetta Giannini non nasconde come l’uso dei social al giorno d’oggi possa cadere in forme quasi di alienazione, rendendo appunto l’abilità nell’apparire un’attitudine desiderabile. Tutto questo però è visto in qui sotto una luce non del tutto negativa, mostrando anche come talvolta assecondare anche solo per un attimo il sogno adolescenziale di una figlia non porti a niente di malvagio e, al contrario, può dare vita a legami fatti per restare.


La call per i partecipanti under 35 per il concorso 2024 è stata prorogata fino al 22 settembre.

Giulia

Nouvelle Vague, arti visive e ramen istantaneo. Non mi piace parlare di me, ma mi piace parlare di film.

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